Printer Friendly Version I principi e i valori del Movimento dei non allineati attuali anche oggi @ 12 October 2021 10:53 AM

Belgrado, 11 ottobre 2021

Il Presidente della Repubblica di Serbia Aleksandar Vucic ha dichiarato oggi, inaugurando il vertice commemorativo del 60° anniversario della fondazione del Movimento dei paesi non allineati, che la cooperazione internazionale, insieme al rispetto dei principi fondamentali, è l’unica strada verso lo sviluppo e la prosperità dell’umanità.

Vucic, che ha iniziato il suo intervento in quest’evento con le parole “benvenuti a casa”, ha sottolineato che Belgrado è stata, è e sarà la fiera padrona di casa di ogni essere umano che dentro di sé porta la pace.

L’idea principale che ha riunito i nostri predecessori, quando fondarono il Movimento, fu la pace, in quanto il presupposto per lo sviluppo della cooperazione, a prescindere dal fatto che si tratti di quella politica o economica, ha detto.

Mi auguro che non parleremo solamente del passato, ma anche del futuro che desideriamo costruire insieme. Un mondo di dialogo, di compromesso e di pace è tuttora possibile e raggiungibile, ha ribadito il Presidente della Repubblica.

Vucic ha evidenziato che l’Agenda per lo sviluppo sostenibile dell’ONU 2030 promuove tre principi – pace e sicurezza, sviluppo e diritti umani, aggiungendo che la Serbia, in quanto erede legale della Jugoslavia, fondatore delle Nazioni Unite e del Movimento dei non allineati, è un promotore della politica di multilateralismo e del rispetto delle norme internazionali.

E’ un grande privilegio e onore per la Serbia esserci potuti riunire a Belgrado, dove vi sentirete come a casa. Sono certo che la nostra capitale, in quanto simbolo plurisecolare dell’incrocio di civiltà e dei punti di contatto tra l’Oriente e l’Occidente, può incentivare in voi il dialogo e la costruzione dei nuovi ponti di cooperazione, ha ribadito.

Il Presidente della Repubblica ha espresso una particolare soddisfazione per l’occasione di poter incontrare anche gli amici dei paesi lontani, per i quali la grave situazione legata al COVID-19 non è stata ostacolo per venire a Belgrado, dimostrando in tale maniera il grande rilievo che attribuiscono a quest’organizzazione, ma onorando così anche la Serbia.